CONNECT THE DOTS. 2012
Museo MACRO, Roma

Connect the Dots (and See the Unseen) è una mostra collettiva curata da Elena Abbiatici e Valentina Gioia Levy per il Museo MACRO di Roma, che s'inserisce nell'ambito dell'evento internazionale Global Astronomy Month 2012.
Gli artisti coinvolti, tra cui Laurent Faulon, Delphine Reist, Stefano Canto, Daniela De Paulis ed il duo AOS, sono stati invitati a riflettere sul rapporto tra arte e astronomia.
Stefano Canto realizza per l'occasione due installazioni site specific: Run to the Space e Stellarium-Antipodr.

Run to the space si concentrata sull’occupazione visiva e sonora dello spazio cosmico da parte di oggetti inviati dalla terra. L’installazione si compone di un video, proiettato nell’ambiente circostante attraverso un prisma rotante, che mostra una serie d’immagini di satelliti abbandonati, trovate su Google, e tre tracce audio che riproducono delle registrazioni realizzate negli anni ‘60 dai fratelli Cordiglia: il segnale di funzionamento del satellite Sputnik 1, primo satellite inviato nello spazio; il battito cardiaco della cagnolina Laika, primo essere vivente ad essere stato inviato ufficialmente nello spazio, e un messaggio in codice Morse di “SOS a tutto il mondo” proveniente da una missione sconosciuta, non ufficializzata.

Stellarium-Antipodr è un arazzo che rappresenta la costellazione antipode al Macro nel giorno e nell’orario dell’inaugurazione della mostra. L’artista utilizzando i programmi Antipodr e Stellarium crea una finestra sul pavimento del museo per osservare l’altra parte del mondo e mettere in connessione le costellazioni visibili alzando gli occhi dal Museo Macro ed abbassandoli vedendo il cielo sopra l’oceano Pacifico a pochi chilometri dalla Nuova Zelanda.