STRUCTURE. 2016
Biennale Dak’Art 2016 (Senegal)
Museo d’Arte Africana - Théodore Monod
“La danza è un’architettura effimera disegnata dal corpo” (Jean Nouvel).
Stefano Canto realizza, con la collaborazione della coreografa Ashai Lombardo Arop, un lavoro che coniuga arte visiva e danza. L’artista crea una serie di sculture in cemento e acciaio che invadono lo spazio espositivo del museo come scheletri di città distrutte, mentre nel corso di una performance, un gruppo di ballerini diretto dalla coreografa afro-italiana interagirà con esse utilizzandole come un originale dispositivo immaginifico. In questo lavoro è il corpo che definisce l’architettura. I movimenti dei ballerini completano le strutture e disegnano nell’aria architetture che richiamano alla mente “Le città invisibili” di Calvino.